Campo visivo a Pontedera
Cos’è l’esame del campo visivo?
L’esame del campo visivo, noto anche come campimetria, è una procedura oftalmologica utilizzata per valutare la capacità dell’occhio di percepire oggetti in movimento e fissi all’interno del campo visivo. Questo esame è fondamentale per identificare eventuali difetti o perdite di visione periferica ed è utilizzato nella diagnosi e nel monitoraggio di condizioni oculari come il glaucoma, le neuropatie ottiche e altre patologie che possono colpire la vista.
Quando è indicato?
L’esame del campo visivo può essere consigliato dopo una visita oculistica, soprattutto nel caso in cui il paziente percepisca:
- Una riduzione dell’acuità visiva di vario grado;
- Un’alterazione del campo visivo, caratterizzata dalla comparsa di:
- Macchie cieche scure o colorate, fisse o scintillanti (punti luminosi o flash);
- Zone offuscate o annebbiate;
- Percezione ridotta o sfalsata dei colori.
Considerato l’ampio spettro delle possibili cause delle alterazioni campimetriche, le caratteristiche e l’insorgenza di questi disturbi vanno rapportati con gli altri sintomi concomitanti, come mal di testa, malessere generale, vertigini, nausea, vomito, dolore all’occhio, problemi nel linguaggio o paralisi.
A seconda dei risultati ottenuti, per comprendere la natura di un problema, questo esame può essere associato ad altri accertamenti volti ad approfondire il quadro clinico.
I vantaggi dell’esame del campo visivo
L’esame del campo visivo offre numerosi vantaggi:
- Diagnosi Precoce: Questo esame consente la rilevazione tempestiva di problemi visivi periferici, consentendo un trattamento immediato e la prevenzione di danni più gravi.
- Monitoraggio delle Condizioni Oculari: Per i pazienti con condizioni oculari croniche come il glaucoma, l’esame del campo visivo è essenziale per monitorare la progressione della malattia e adattare il piano di trattamento.
- Valutazione dell’Effetto di Trattamenti: la campimetria è utile per valutare l’efficacia di trattamenti o interventi chirurgici oculari.
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Come funziona l’esame del campo visivo?
Si effettua al buio, come molti altri esami oculistici, e si valuta un occhio alla volta, mentre l’altro viene occluso. Il paziente appoggia il mento e la fronte su un supporto e guarda fisso, dritto davanti a sé verso un preciso punto di fissazione – che non va mai perso di vista – posizionato in una “cupola”, al cui interno via via compaiono, in posizione variabile, degli stimoli luminosi di diversa intensità: appena li vede, il paziente deve schiacciare un pulsante.
La ridotta o assente risposta a uno o più stimoli luminosi indica che c’è un problema. In questo modo è possibile valutare, per ogni area del capo visivo, il livello minimo di luminosità percepito, la cosiddetta sensibilità soglia.
Al termine dell’esame il computer elabora immediatamente i dati tracciando una mappa in scala di grigi dove le tonalità più scure corrispondono alle aree di minore o nessuna sensibilità alla luce.
Cosa aspettarsi durante un esame del campo visivo
Durante la tua visita sarai assistito da professionisti altamente qualificati che ti guideranno attraverso la procedura. La campimetria è indolore e non richiede una preparazione speciale da parte del paziente. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico durante il test per ottenere risultati accurati. La visita solitamente dura da 15 a 30 minuti, a seconda delle necessità.
In conclusione, l’esame del campo visivo è un elemento essenziale per la salute dei tuoi occhi. Se hai preoccupazioni sulla tua vista periferica o sei a rischio di malattie oculari, consulta il tuo oculista per pianificare un esame del campo visivo. Investire nella salute dei tuoi occhi può preservare la tua visione e migliorare la tua qualità di vita.
Studi Medici Leonardo
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